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direttore Paolo Pagliaro

ISTAT: FISCO 2024 RIDUCE
LIEVEMENTE L’EQUITÀ

ISTAT: FISCO 2024 RIDUCE <br>  LIEVEMENTE L’EQUITÀ

L’intervento pubblico nel 2024 ha ridotto la diseguaglianza nella distribuzione del reddito delle famiglie di 16,1 punti percentuali. Nel complesso, tuttavia, le modifiche al sistema di tasse e benefici introdotte nel corso del 2024 hanno diminuito in lieve misura l’equità della distribuzione dei redditi: la diseguaglianza, valutata attraverso l’indice di Gini, è passata dal 30,25% al 30,40%. Lo ha rilevato l’Istat nel suo rapporto sulla Redistribuzione del reddito in Italia. Dal Rapporto emerge che sono 11,8 milioni le famiglie che hanno visto migliorare, grazie agli interventi sull’Irpef e sulla decontribuzione, il proprio reddito disponibile, per un ammontare medio annuo di 586 euro. Sono invece circa 300.000 le famiglie interessate da entrambe le misure che hanno registrato una perdita, pari in media a 426 euro, riconducibile in larga parte alla perdita del diritto al trattamento integrativo dei redditi da lavoro dipendente (il cosiddetto Bonus Irpef). Per quanto riguarda le lavoratrici madri, sono circa 750mila quelle che, grazie all’esonero totale dei contributi, hanno registrato un guadagno, rispetto al 2023, pari a poco più di 1.000 euro. Mentre il passaggio dal Reddito di cittadinanza, già depotenziato nel 2023, all’Assegno di inclusione ha penalizzato 850.000 famiglie: una perdita media annua di circa 2mila 600 euro che interessa quasi esclusivamente le famiglie più povere. In tre quarti dei casi, spiega l’Istituto, si tratta di nuclei che perdono il diritto al beneficio e nel restante quarto di nuclei svantaggiati dal nuovo metodo di calcolo. Solo un gruppo esiguo di famiglie (circa 100mila) ha tratto un beneficio dal passaggio all’ADI di circa 1.200 euro, derivante dal diverso trattamento dei componenti con disabilità. (17 mar-mol)

(© 9Colonne - citare la fonte)